“L’Alto Comitato per la Fratellanza Umana oggi ha indetto una giornata di preghiera, digiuno, per chiedere a Dio misericordia e pietà in questo momento tragico della pandemia. Tutti siamo fratelli. San Francesco di Assisi diceva: “Tutti fratelli”. E per questo, uomini e donne di ogni confessione religiosa, oggi, ci uniamo nella preghiera e nella penitenza, per chiedere la grazia della guarigione da questa pandemia.
Qualcuno forse dirà che questo è relativismo religioso. Non è così. Ognuno prega Dio come può. Siamo uniti tutti come fratelli, pregando secondo la propria cultura e religione. Chiedendo perdono a Dio per i nostri peccati perché Dio fermi questa pandemia. Oggi è un giorno di fratellanza“. Cosi ha detto Papa Francesco, in occasione di questo 14 maggio, giornata dedicata alla preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus, che coinvolgerà i leader religiosi nel mondo. L’iniziativa è dell’“Alto Comitato per la fratellanza umana” composto da capi religiosi che si ispirano al Documento sulla fratellanza umana, firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019.
L’Alto Comitato – presieduto dal cardinale e presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il comboniano spagnolo Miguel Angel Ayuso Guixot – propone di «rivolgersi a Dio ad una sola voce, perché preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia».