1982, le Falkland in fiamme

La guerra delle Falkland è ricordata anche come guerra delle Malvine. Lo scontro militare avvenne tra i mesi di aprile e giugno dell’anno 1982. L’evento bellico vide contrapposti Argentina e Regno Unito per il controllo e il possesso delle isole Falkland. In inglese la guerra è indicata come Falklands War, in spagnolo Guerra de las Malvinas.

L’invasione iniziò storicamente il 2 aprile 1982, quando i reparti dell’esercito argentino cominciarono l’invasione delle isole Falkland, un territorio composto dai 3 arcipelaghi: le Falkland propriamente dette, le Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali. Il conflitto durò 73 giorni, fino al 14 giugno 1982.

L’arcipelago è Territorio d’Oltremare del Regno Unito che dal 1833 vi ha aperto una base navale e quattro anni dopo un ufficio di amministrazione coloniale. Per le Nazioni Unite quello delle Falkland-Malvinas è un territorio “non autonomo” amministrato dal Regno Unito e la cui sovranità è rivendicata dall’Argentina. È incluso tra i 17 territori nell’elenco dei territori non autonomi sotto la supervisione del Comitato speciale delle Nazioni Unite sulla decolonizzazione. La situazione dell’arcipelago viene esaminata annualmente dal comitato dal 1965 con un invito alle parti a trovare una soluzione pacifica della disputa. 

Sono proprio oggi passati 40 anni da quando il 2 aprile 1982 l’esercito argentino sbarcò sulle minuscole isole con l’idea di recuperare il territorio. Iniziò un conflitto – a 12mila chilometri di distanza da Londra e a 400 chilometri dalle coste argentine – durato 75 giorni. Morirono 900 persone: 649 militari argentini, 255 britannici e tre civili. 

Dopo diverse settimane di intensi combattimenti, le forze argentine si arresero il 14 giugno 1982, una data che da allora è conosciuta nelle Isole Falkland come Giornata della Liberazione, ed è una festa nazionale. 

Al momento del conflitto, l’Argentina era governata da una dittatura militare. La guerra portò dissenso e proteste, avviandola alla caduta definitiva, mentre un’ondata di patriottismo si diffuse nel Regno Unito, ridando forza al governo del primo ministro Margaret Thatcher.

L’Argentina rivendica ancora le isole dell’Atlantico meridionale. La Gran Bretagna dice che le Falkland sono una Entità di governo sotto la sua protezione. Dopo decenni di tese relazioni transatlantiche, i rapporti tra i due Paesi sono migliorati: è stato anche firmato un accordo per riesumare e identificare i resti di dozzine di soldati argentini, ma l’atmosfera resta pesante.

All’Imperial War Museum di Londra una mostra rievoca quei giorni con fotografie dell’epoca, scritti e disegni. Ma anche testimonianze dirette: “La cosa che mi ha più colpito è stato il freddo – racconta Paul Haley, fotografo di guerra – le condizioni di vita erano davvero difficili. Non si dormiva in hotel, ma dove capitava, per terra, con un sacco a pelo prestato dall’esercito”. “Il Regno Unito aveva bisogno della guerra – ricorda l’ex parà Mike Carr – A quell’epoca la Gran Bretagna aveva molte difficoltà, di politica ed economia. E quell’azione ha provato che il Regno Unito poteva inviare dei militari e vincere”.

Video integrale della lezione del prof. Barbero sul conflitto delle isole Falkland