Another brick in the wall: quando la musica si fa protesta

Another brick in the wall è l’indiscusso successo dei Pink Floyd che portò il gruppo in vetta alle classifiche nel 1979 ed è un brano denso di significato. Probabilmente molti tra gli adulti (compresi tanti insegnanti) l’hanno cantata almeno una volta, per rabbia, per convinzione, per protesta, magari solo per la straordinaria forza e potenza che traspare dalle note di questa immortale canzone. Probabilmente oggi a scuola una educazione cosi rigida (stile film “l’Attimo fuggente”) ci pare assurda e fuori dal mondo, ma la denuncia riguardava un sistema di istruzione che fino a pochi decenni fa era normalità.

La versione video, una delle prime in assoluto associate alla canzone di un gruppo, rappresenta una denuncia a 360° che coinvolge non solo il sistema educativo scolastico dell’epoca, ma anche il tenore di vita degli operai costretti a lavorare alle catene di montaggio.

I volti tutti uguali, come merce appena uscita dalla fabbrica

Post tratto da www.storiedicanzoni.it con approfondimento sulla canzone

Chi erano i Pink Floyd

Testo inglese e italiano della canzone