Castello volante – di Elia Loro (5CT)

Completiamo la pubblicazione della trilogia di poesie che lo studente Elia Loro, classe 5CT, ci ha fatto avere. Un grazie speciale ad Elia per aver condiviso con noi la sua passione e il suo talento.

Castello volante

Vola nel cielo etereo, sospeso dai venti, il
castello senza fondamenta.
Altissime mura si succedono alle torri in
difesa di un magnifico palazzo.
E’ legato al suolo da una catena in
metallo, sotto di esso si apre una nera
gola.
Un errante, smarrito da tempo
immemore, prova arditamente a scalare la
sommità di questo gigante del cielo.
Nella salita, cade.
Si rialza lentamente sul fondo del baratro,
si guarda intorno e vede altri corpi
dilaniati, appartengono tutti a lui, sono i suoi cadaveri in diversi momenti
di vita.
Più e più volte ha provato l’arrampicata, più e più volte ha trovato la morte.
Alzando lo sguardo alla bocca del pertugio il bruno avventuriero scorge
un impavido cavaliere che coraggiosamente comincia la salita.
Il bruno osserva dal fondo dell’abisso, rapito, l’inerpicata dello
splendente cavaliere, e con sommo stupore vede il suo arrivo alle alte
mura.
Il cuore gentile e il carattere austero, gli permettono di penetrare nelle
difese della reggia.
Nel mentre il nomade, seguendo l’esempio del paladino, si arrampica per
le viscide ed umide pareti della voragine.
Arrivato finalmente dove spunta l’erba, accarezza il freddo metallo che
tanto ha bramato di vincere e che sempre gli ha impedito di arrivare alla
vetta.
Nel mentre con l’altra mano tronca quella catena e abbandona ad Eolo il
lucente castello col suo nuovo custode, che difendere saprà.
Dietro le ombre ed oltre al dirupo appaiono colori di smeraldo, zaffiro e
pietre preziose.
Sterminate praterie che sopra e sotto i colli vanno, interrotte solo da
ruscelli e sorgenti d’acqua.
In lontananza si intravedono villaggi e borgate da cui si odono urli e
schiamazzi di festa.
Il bruno ramingo decide di incamminarsi per questi luoghi inesplorati e
dimenticati, alla ricerca di atti semplici e imperfetti, amori banali e gesti
quotidiani.
Nuove sfide si presenteranno, ma il viandante più intrepido sarà,
poiché della perfezione fatata non si tratterà,
quindi alla meta il suo arido cuore si ristorerà.

di Elia Loro (5CT)