“Cristo di San Giovanni della Croce” di Salvador Dalì

Lo studente Wilhelm Kerzmann, della classe 5DT, svolgendo una riflessione per la lezione di religione ha scritto questa interessante riflessione su una delle opere più intriganti e suggestive del pittore Salvador Dalì. Si tratta del “Cristo di San Giovanni della Croce“, opera surrealista a olio su tela e considerato come il suo più bel dipinto di tema religioso. L’opera si trova in Scozia, alla Kelvingrove Art Gallery, nel West End di Glasgow, ed è stato realizzato nel 1951. Ecco cosa scrive Wilhelm ponendosi di fronte a quest’opera straordinaria: “C’e’ poco da dire, è un dipinto che colpisce al primo sguardo. Gesu’ crocifisso sospeso nel cielo in primo piano, illuminato dall’alto. La parte sottostante sempre illuminata dalla luce, ma messa in secondo piano, con dei pescatori incolumi da ciò che hanno sopra le loro teste. Colpisce sopratutto il contrasto del chiaro-scuro che fa risaltare in modo ancora più accentuato Cristo in croce. Il corpo offre proprio l’impressione di essere senza vita, sostenuto solo dai chiodi incastonati nel legno. A differenza della descrizione fornito del Quadro, io percepisco che Gesu’ stia tornando in cielo, accompagnato dalla Luce. Sta trasportando con se tutti I peccati del popolo che lo ha condannato attraverso la nube scura dietro le sue spalle. Per questo motivo I pescatori sono illuminati, insieme alle terre ed al mare, come se fosse un giorno nuovo; benedetti da questa luce divina. Il Quadro fa suscitare grandezza divina, dal fatto che Cristo occupi quasi il tre quarti del dipinto e dal fatto che viene messo in risalto. La parte ove sono presenti I pescatori da’ un senso di pace e tranquillità, come se quel giorno fosse il primo giorno di ogni cosa, una luce calma, una luce che da’ l’impressione che tutto ciò che e’ accaduto prima fosse stato bello come il giorno presente e che lo sara’ anche il prossimo ed il prossimo, all’infinito.