Proseguono i consigli per una buona alimentazione, forniti dalla dott.ssa Chiara Fogolari (www.nutrizionistachiarafogolari.it)
La varietà della dieta è un aspetto molto importante perché ciascun alimento apporta le proprie peculiarità. Spesso sento dire “mia figlia/o mangia solo pasta al pomodoro“.
Perché, allora, non provare a cambiare il tipo di cereale mantenendo sempre lo stesso condimento? Proviamo con il farro!
Il farro è considerato la più antica tipologia di frumento coltivato, veniva utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico. Tuttavia nel tempo la sua coltivazione è progressivamente diminuita perché soppiantata dalla coltivazione del grano tenero e del grano duro. Il farro, quindi, è un cereale da riscoprire per le sue ottime proprietà: il maggior quantitativo di proteine, la migliore digeribilità, presenza di fosforo, di potassio, di magnesio. Inoltre chi soffre di stitichezza può trarre beneficio da questo cereale grazie alle sue proprietà lassative. Il contenuto di niacina di questo cereale contribuirebbe ad abbassare i livelli di colesterolo LDL e il rischio cardiovascolare. Il suo elevato contenuto di fibre (il farro decorticato e non quello perlato) e di elementi nutritivi benefici contribuisce alla prevenzione di insulino-resistenza, di ischemie e obesità. Il farro come il comune grano tenero contiene glutine quindi non è dunque adatto a chi soffre di celiachia o di intolleranza a questo elemento.
Vi ho dato dei buoni motivi per iniziare a cucinarlo?
Ovviamente cercate sempre di scegliere quello decorticato (più integrale di quello perlato). Un’altra puntualizzazione: come condimento prendete dei pomodori freschi e cucinateli; in questo modo permettete di avere una elevata concentrazione del licopene (un potente antiossidante!) Buon appetito!