Grazie Presidente … e auguri a chi verrà …

Sta per concludersi … a giorni il “settennato” di Sergio Mattarella, nel ruolo delicato e complesso di presidente della Repubblica Italiana. Infatti iIl Parlamento è convocato in seduta comune da domani per l’elezione del nuovo presidente, a cui parteciperanno 1.009 grandi elettori.

Sergio Mattarella

Il primo scrutinio inizierà alle ore 15.00 del 24 gennaio, a poco più di una settimana dalla scadenza del mandato di Mattarella, prevista per il 3 febbraio. Le modalità dell’elezione e i requisiti per essere nominati capo dello Stato sono definiti dalla Costituzione, tra gli articoli 83 e 84: si vota a scrutinio segreto e sarà necessario raggiungere un quorum. I nomi che circolano in queste ore sono diversi, anche se finora nessuno pare sia un papabile sul quale convergono tutte le forze politiche.

 Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Il suo ruolo e le sue funzioni sono disciplinate dalla Costituzione. Le principali sono la nomina del Presidente del Consiglio e, su proposta di questo, dei ministri. In base all’articolo 88 della Costituzione, il Capo dello Stato può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le camere. Scioglimento che può avvenire dopo un voto di sfiducia del Governo, ma che può essere deciso quando i contrasti politici rendano impossibile l’azione dell’esecutivo. Inoltre il Presidente della Repubblica promulga le leggi ed emana i decreti, ma ha anche una sorta di potere di veto sospensivo, se non ritiene opportuno un provvedimento può sospenderlo e rinviarlo alle camere. Tra le altre funzioni c’è anche il Comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa e soprattutto il Consiglio Superiore della Magistratura. Nella prassi ogni Presidente ha interpretato il proprio ruolo in modo diverso, accentuando o meno le proprie prerogative in base al contesto storico e politico, rimanendo più in ombra nelle fasi di stabilità politica e intervenendo di più in quelle incerte proprio come quelle che viviamo. Sicuramente Mattarella si è distinto per l’equilibrio e l’ampia garanzia costituzionale che è riuscito ad infondere, anche grazie al suo stile fermo, ma mite e pacato. Buon cammino a chi verrà – e anche a ciascuno di noi …