Il Sud Sudan alla riscossa (grazie al Basket!)

Pubblichiamo integralmente un post pubblicato sulla pagina social del profilo “La giornata tipo”: ci è piaciuto davvero tanto, e ve lo digitiamo cosi come l’abbiamo letto.

“Il Sudan del Sud si è appena qualificato ai prossimi Mondiali di basket. Potrebbe sembrare una notizia normale, ma la realtà è ben diversa. Perchè siamo di fronte ad un’impresa sportiva semplicemente straordinaria.

– è la nazionale più “giovane” al mondo nel basket, si è formata nel 2011 dopo l’indipendenza dal Sudan costata 2 milioni e mezzo di morti.

– è lo Stato più povero al mondo e quello con l’indice di sviluppo umano peggiore.

– il 94% della popolazione vive in villaggi.

il presidente della Federazione Pallacanestro, e colui che ha creato e reclutato tutti i giocatori, è Luol Deng, ex giocatore per 15 stagioni in NBA.

– dal 2013 al 2020 nessun giocatore della nazionale ha vissuto nel Sudan del Sud a causa della guerra civile.

– quattro giocatori sono orfani a causa della guerra.

– due giocatori sono nati in campi profughi in Kenya.

– la squadra non gioca mai nel Sudan del Sud perchè non ci sono palasport.

– lo scorso agosto Luol Deng ha finanziato di tasca sua un viaggio per la squadra nella capitale Giuba. All’aeroporto c’erano 7 mila persone che hanno accolto i giocatori come eroi nazionali. Molti giocatori, sorpresi dall’accoglienza, hanno pianto. Alcuni di loro hanno rivisto la famiglia per la prima volta dopo 9 anni.

– oggi hanno battuto per la prima volta nella storia il Senegal e con 9 vittorie su 10 partite hanno ottenuto la qualificazione aritmetica ai prossimi Mondiali, ovviamente è la prima volta.

– l’allenatore della Nazionale è Royal Ivey, ex giocatore NBA, oggi assistente ai Brooklyn Nets che però non lo hanno liberato per questo doppio impegno. In panchina è andato Luol Deng. Sì, ha allenato il presidente della Federazione.

Impossibile non essere felici per questi ragazzi, per questo Stato dimenticato dal resto del Mondo, per questa impresa meravigliosa.”