L’Italia (più bella) che resiste

Sulla propria pagina fB, Lorenzo Tosa (politico di professione) ha postato questa storia, accaduta poche ore fa a Lecco, davvero bella e che ci restituisce umanità, speranza, senso di riconoscenza, voglia di non arrendersi, mai.

Ospedale di Lecco, reparto di Rianimazione, ieri notte, quindicesimo giorno di un’emergenza infinita. Al termine dell’ennesimo turno massacrante, Sabina e i suoi colleghi per la prima volta da inizio settimana riescono a cenare. Decidono di ordinare delle pizze. Quando il corriere arriva, Sabina gli va incontro per pagare. La risposta? “I soldi non servono, mettili pure via, una signora che aspettava le pizze ha sentito che dovevamo consegnare alla Rianimazione e ha voluto pagare lei. Ha detto di ringraziarvi tanto e vi augura buon lavoro”. In questa storia ci sono tre persone:
Un corriere al posto giusto nel momento giusto.
Una signora generosa che conosce il significato della fatica e della gratitudine.
E c’è un’infermiera di Sala operatoria, Sabina, “spettinata” e “che puzza di disinfettante” (come scrive lei), che si commuove con sette pizze in mano. Questa è una piccola storia che ne contiene mille altre.
In questa storia c’è l’Italia che esiste e che resiste ai tempi del Coronavirus. Che bellezza.”

Notizia rilanciata dall’edizione di Milano del Corriere della Sera