Patata americana … che delizia!

La pianta è originaria dell’America centrale e sembra proprio che siano stati gli Incas a selezionarne le varietà, fino a renderla ottimale per la coltivazione e per il consumo. Venne portata in Europa direttamente da Cristoforo Colombo per cui si tratta di una delle prime scoperte “agricole” importate dal nuovo mondo ed è conosciuta nel nostro continente fin dal 1500.
In Italia, tuttavia, si diffuse soltanto nel XIX secolo grazie ai veneti che erano emigrati in Sud America e che la fecero conoscere alle loro famiglie di origine. Fu allora che per distinguerla dalla patata comune conosciuta da tempo venne chiama “patata americana”.

Succede, spesso, di considerare la patata dolce una stretta cugina della nostra patata, eppure non è così: appartiene ad un’altra famiglia botanica e ha caratteristiche ben diverse. La patata dolce è un superfood che, oltre ad avere un quantitativo di calorie inferiore e un basso indice glicemico, presenta grandi quantità di fibre, di vitamina A, vitamina D, vitamina C, Vitamina E e diversi minerali. Per di più, i carboidrati presenti al suo interno subiscono una trasformazione che li rende adatti anche alle persone che soffrono di diabete. E la buccia non si butta!! Infatti è così che si riesce sfruttare al massimo le sue proprietà.

Le patate dolci possono essere consumate sia crude che cotte: permettono di realizzare zuppe, gratinati al forno, chips alternative…e chi più ne ha più ne metta! Per cui buona fantasia e buon appetito!

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