Ricordiamocelo!

Questo personaggio si chiama Federico Bernardeschi, ha 26 anni, molti lo conoscono bene: è infatti un calciatore famoso, che gioca nella Juventus e nella Nazionale italiana. Potrebbe limitarsi a fare il proprio mestiere, ben pagato, evitando di esporsi; probabilmente gli converrebbe pure. Invece Federico ci mette la faccia, dicendo quello che pensa senza paura di critiche e commenti contrari. Ecco il messaggio che ha postato sui social, condiviso in queste ore da molte persone.

“Un virus sta dominando le nostre paure. Ci terrorizza, limita la nostra libertà, ci fa disprezzare l’altro” scrive. “Abbiamo chiuso i porti a chiunque, rintanandoci nella nostra fedele cerchia, criticando gli altri la mattina al bar o in coda al supermercato durante la folle corsa per accaparrarci l’ultimo inutile pezzo di pane, che deve essere il nostro e di nessun altro, manco fosse la fine del mondo. Abbiamo deciso di offendere, cacciare, allontanare. Abbiamo fatto morire donne e bambini, perché prima veniva la nostra sicurezza, la nostra ricchezza e poi le loro vite. E adesso siamo noi gli emarginati, siamo noi ad essere discriminati e cacciati, rinchiusi tra i confini di un Paese che soffre. Quando tutto questo finirà, ricordiamoci di questi giorni, di questa sofferenza, di questa isteria che ci ha trasformato in animali mossi solo dall’istinto di sopravvivenza, senza ragione, senza rispetto per nessuno. Ricordiamocelo poi, di come ci trasformano disperazione e paura di morire. Ricordiamocelo quando ad aver paura sarà qualcun altro, che chiede aiuto”.

Già, ricordiamocelo!

Articolo de “La Stampa” che rilancia il post di Bernardeschi