I fatti di Pisa dello scorso 23 febbraio ci interrogano profondamente: le violenze subite da una parte e dall’altra non sono ovviamente giustificabili, e per questo è ancora più significativo che gli studenti prendano voce su quanto è successo. Postiamo la lettera che i rappresentanti delle scuole di Vicenza hanno scritto e che è stata pubblicata sl Giornale di Vicenza. Buona lettura.
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, così l’articolo 21 della Costituzione italiana garantisce la libertà di esprimere con una manifestazione pacifica le nostre idee e opinioni. La democrazia si basa sulla contestazione e sulla manifestazione del dissenso, entrambe implicano la critica del potere, e non per questo dovrebbe essere limitata. Da più parti ci accusano di non interessarci alla partecipazione politica e quando ci muoviamo pacificamente per dar voce alle questioni attuali che stanno preoccupando tutto il mondo, veniamo attaccati da coloro che dovrebbero mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica? Si sta svuotando di significato la democrazia e si sta accettando un livello di violenza sempre maggiore. Una quotidianità a cui non siamo disposti ad abituarci: una quotidianità di oppressioni, di discriminazione, di guerre, di bullismo, di femminicidi. Dateci voce, non zittiteci